Vogliamo un pochino rilassarci e lo faremo con il dott. Giuseppe Cocca, medico igienista, che parlerà di Disintossicazione, visto che siamo a primavera, bisogna cercare di rigenerarsi. E poi Massimo Mondini, ideatore del Movimento Arcaico.
Io direi di cominciare con Giuseppe Cocca, perché innanzitutto è molto interessante questo fatto dell’Igienismo che è una pratica antica. Una cosa molto interessante che ha a che fare con il Digiuno e la disintossicazione.
Benissimo, l’Igiene Naturale nasce in America alla fine dell’800 ed è incentrato su una cosa fondamentale: nell’organismo umano e in tutti gli esseri viventi vi è la capacità di stare bene, utilizzando le proprie risorse interiori.
E per stare bene possiamo utilizzare il cibo, il pensiero e il movimento.
Ecco il cibo, il pensiero e il movimento? Interessante…
Sono tutti è 3 fondamentali e il più importante è quello più carente nella persona. Cioè se una persona mangia bene e pensa bene, ma non si muove, quello è l’aspetto fondamentale. Allo stesso modo se uno si muove, mangia bene ma non pensa bene, quello è l’aspetto su cui andare a lavorare.
Ma come si fa a pensare bene?
Quello si impara. Imparare è il modo con cui noi reagiamo alla vita. In realtà come ci sentiamo è il modo in cui reagiamo alla vita. Quindi imparare a reagire meglio, questo può essere molto utile.
Si può anche mangiare in maniera golosa però contemporaneamente disintossicandosi, in modo sano? E’ possibile veramente?
Bisogna comprendere questo: la disintossicazione non è un processo passivo, non esiste il “cibo disintossicante”, bensì è l’organismo che tramite il cibo, tramite il mangiar bene, utilizza le proprie energie interne per eliminare le scorie metaboliche. Allora più si mangia bene e nella giusta quantità, più l’organismo si attiva per la disintossicazione.
…è come si fa a mangiar bene?
Per mangiare bene dovremmo iniziare a comprendere innanzitutto che il nostro corpo è stato progettato qualche milione di anni fa per mangiare principalmente cibi crudi. Mentre attualmente il cibo crudo fa parte soltanto di una piccola percentuale dell’alimentazione totale.
Recuperare in buona parte un’alimentazione crudista, prima di quello che noi chiamiamo il pasto principale, già ci può aiutare molto nella disintossicazione.
Facciamo degli esempi…
Ad esempio, fare un pasto crudo al giorno, saltare una cena, saltare una colazione, però dipende sempre da persona a persona.
Io ho difficoltà a dare dei consigli pre-impostati per tutti, posso consigliare il primo passo da fare, ma il secondo dipende da come la persona reagisce.
Però una cosa possiamo farla tutti: un’abbondante insalata prima di un piatto cucinato. Questo può essere adatto per chiunque.
Qualche volta fare proprio un pasto con un’abbondante insalata o una verdura cotta. O una bella frutta e insalata. Tutti strumenti per mangiare in modo che l’apparato digerente lavori di meno e abbia più energie per la disintossicazione.
Che altro dobbiamo fare per disintossicarci?
Ecco il discorso degli strumenti è sempre legato al modo con cui le persone interpretano quello che stanno facendo.
Ad esempio, se una persona, mangiando frutta e verdura, pensa di indebolirsi perché mancano delle sostanze, non si disintossica, anzi…
La disintossicazione è strettamente legata alle convinzioni e alle letture che una persona ha fatto. Allora una persona con un certo tipo di alimentazione si può disintossicare e un’altra può indebolirsi, se non sono convinti di quello che stanno facendo.
Appunto su questo sono un po’ perplessa perché è molto chiaro il concetto, però lei mi sta dicendo che se l’alimento che noi andiamo a mangiare non ne siamo così convinti…
Se una persona gli do un buon pasto e poi alla fine gli dico: “Guarda era avvelenato” – lui reagisce al pasto col pensiero che l’ho avvelenato.
Il pensiero vale sempre su tutto. Ma di questo fatto ci sono proprio anche dati scientifici?
In genere, è quello che in medicina viene chiamato effetto placebo: se la persona è convinta di quello che sta facendo ha risultati migliori.
Cosi come esiste l’effetto nocebo: se io sono convinto che una cosa mi fa male, mi fa peggio.
Allora dobbiamo tener presente sia dell’aspetto mentale sia dello strumento.
Bisogna riallineare le due cose perché lo strumento senza l’aspetto mentale non può funzionare al meglio.
Quindi un medico igienista quando cura una persona, lo fa attraverso questi 3 step?
Il modo di pensare della persona, di cosa è convinto, cosa vuole fare, cos’è convinto nel profondo che gli faccia più bene, e lo strumento dev’essere allineato alla convinzione profonda.
Questo mi scusi perché il nostro fisico manda proprio degli input precisi? Ovvero se noi fossimi un pochino più attenti…
La nostra mente manda degli input su cosa fare. Una volta che la mente ha mandato gli input giusti, possiamo dare gli strumenti affinché possiamo stare bene.
Gli strumenti possono essere estratti, centrifugati, frullati di qualsiasi genere, grandi insalate, frutta, macedonia, qualsiasi cosa ma sempre collegato all’atteggiamento mentale.
Quindi avere la consapevolezza che quello che sto facendo mi fa bene…
Perfetto. Ma anche quando una persona mangia male non deve dire: “Mi sto avvelenando!” – Meglio pensare: “Me la sono goduta. Corpo interagisci al meglio da domani mi rimetto in riga.“
Questo atteggiamento mi piace molto, senza stare lì che poi ci pentiamo. Sono curiosissima invece di sapere questo Movimento Arcaico, che cosa vuol dire?
Io ho utilizzato il termine Movimento perché è una aspetto fondamentale della nostra esistenza ed è totalmente sottovalutato.
Il movimento so che distingue un essere vivo da un essere non più vivo. E la qualità del movimento di una persona indica la qualità della sua vita.
Così come quando vediamo una persona come cammina, come si muove, come si atteggia, la postura, la respirazione.
Sempre il luoghi aperti, incontaminati…
Sì, incontaminati è un po’ difficile. Diciamo che riprendiamo il contatto con la natura perché è un’aspetto fondamentale, io assolutamente di solito sconsiglio la palestra, perché un’ambiente naturale ci può fornire talmente molti più stimoli e rendere il movimento un aspetto interessante e piacevole.
Se osserviamo la gente che va a correre o che va in palestra, ha sempre un volto scuro come se stesse adempiendo a un dovere – faccio movimento per… – invece è fondamentale recuperare l’aspetto del piacere, del divertimento, del gioco, l’aspetto ludico.
Questo è potentemente ricreativo da un punto di vista mentale e mette l’organismo nella condizione di lavorare al meglio.
infatti la cosa bellissima con il Movimento Arcaico è che facciamo appassionare al movimento quelle persone che dicono: “No, ma io sono pigro.” “Io non ho mai fatto sport.” “Io sono anziano, non faccio sport da quando avevo vent’anni, è da sessant’anni che sono fermo.“
Invece inziano e ritrovano una vitalità, soprattutto le persone che meno lo reputano probabile, un benessere, una gioia di stare al mondo che a volte è proprio commovente da vedere.
Bella questa cosa, tra l’altro devo dire, non so tu, io preferisco gli sport all’aperto, ovvero il movimento in cui si interagisce con la natura…
Si, lungo i fiumi, la natura. Questo è un concetto per riprendere una forma nostra Archetipica.
Di solito quando le persone pensano agli esercizi di rilassamento, pensano a un materassino, mettersi più comodi.
Invece il nostro corpo ha una capacità di adattamento tale per cui spesso dimostro che l’equilibrio su un tronco, su un sasso, etc., il contatto con la natura ti fa rilassare molto più profondamente di quanto potresti sospettare.
Un po’ come i gatti che si addormentano sul pomolo del letto, a cavallo del cassetto… si tratta di recuperare quel tipo di flessibilità.
Però è vero che il contatto con la natura aiuta molto, ma tu come ci sei arrivato a questo Movimento Arcaico?
Il Movimento Arcaico è il recuperare i nostri gesti naturali Archetipici che sono profondamente scritti dentro di noi, fanno parte del nostro istinto.
Da piccolo vedevo i documentari che trasmettevate sulla RAI, dove si vedevano le popolazioni cosiddette primitive, tipo Australiane, Indios, Amazzoniche…
Purtroppo nella nostra società, vieni addestrato sin da bambino al nostro modello di vita, quindi che si lavora otto/nove ore al giorno, per pagare l’affitto etc etc.
Vedere i modelli culturali di queste persone che appunto vivono integrate al contatto con la natura e hanno non solo questi fisici belli, asciuttti, tonici, queste camminate sciolte ma soprattutto questi sorrisi da orecchio a orecchio, questa serenità nel gioco coi figli, il rispetto degli anziani. Cioè un modello di vita più integrato su tutti i livelli.
Non solo su quello fisico ma anche su quello relazionare che è importantissimo, e ovviamente di quello alimentare.
Quindi insomma per gli occhi di un bambino che sono ancora poco condizionati al nostro modello culturale, vedere una cosa del genere è stato scioccante per me e da allora ho sempre avuto questa cosa di voler recuperare, per quanto possibile, tutte quelle modalità di vita salutari e riportarle nel nostro modello culturale.
La mia scommessa è far stare bene la persona che vive in una grande città – Milano, Roma, ecc – che ha determinati stili di vita, e vedere che comunque e possibile recuperare se non totalmente almeno in parte quel tipo di benessere, di forza e di flessibilità, indipendentemente dall’età e dalla condizione sociale.
Però come si fa? Io per esempio mi sono imbattuta per caso, un giorno, qui a Roma, perché tu sei di Parma e quindi questi corsi li fai ogni tanto, tipo seminari. E ho visto tante persone di tutte le età, giocavano con la palla, con le palline da tennis, rotolavano per terra. Facevano delle cose incredibili ed erano tutti felicissimi. Facevano movimento si conoscevano, davano scioltezza ed elasticità al loro corpo.
E ho detto: ma questa cosa è bellissima, poi lui è sparito… come si fa a farlo da soli?
Beh, innanzitutto ci sono molte informazioni sul mio sito internet e ci sono molti video che ho messo a disposizione di tutti gratuitamente per iniziare a sperimentare.
Sono tutti accessibili e secondariamente, per fare un esperienza dal vivo con degli esperti, abbiamo formato una serie di professionisti che lavorano sul territorio nazionale.
Che tipo di persone si rivolgono per, così appunto, fare questo movimento arcaico? Un po’ tutti?
Assolutamente tutti perché il movimento arcaico non è un qualcosa che fai, come può essere un’altra disciplina motoria, è un qualcosa dentro di noi.
Forse è un po’ il tirar fuori il bambino che era in noi…
Il bambino che si permette di giocare, di sperimentare e anche l’adulto perché chi l’ha detto che anche l’adulto non può recuperare questa dimensione di gioco col movimento, di sperimentazione, di socialità e poi come dicevi giustamente prima, ho visto gente che rideva perché la caratteristica è che gli faccio fare cose a volte massacranti, ma li vedi col sorriso, perché la persona quando fa queste cose si diverte e non vede l’ora di farne ancora.
Poi secondo me è molto bello il fatto della condivisione, conoscere tante persone… altro elemento importantissimo: lo stare insieme.
Certo la socialità al giorno d’oggi viene magari per l’aperitivo, in queste occasioni formali. Così invece si crea un contesto motorio informale dove si gioca, in cui la persona immediatamente si apre e crollano molti muri sociali.
E’ cosa ne pensa di questo il nostro medico igienista, proprio in qualità di disintossicazione?
Meraviglioso. Io consiglio a tutti di fare il Movimento Arcaico. E’ una cosa eccezionale.
Nel Movimento Arcaico così come nell’Igiene Naturale si recupera una cosa che è stata conosciuta come il Vis Medicatrix Naturae, cioè la forza di autoguarigione della natura.
Per andare un po’ sul concreto, una giornata tipo per quanto riguarda l’alimentazione se uno si vuole disintossicare, cominciando, come deve fare?
Questo dipende da dove parte. Per l’alimentazione convenzionale, la prima cosa che farei abbondante insalata prima dei pasti cucinati, mantenendo il proprio modello.
Secondo passaggio: la frutta prima dell’insalata mantenendo il proprio modello.
Terzo passaggio: o il primo o il secondo e non mangiarli tutti e due insieme.
Un altro passaggio: fare un solo pasto cucinato al giorno a pranzo o a cena, che è l’alimentazione italiana più o meno degli anni 50/60.
Ecco noi siamo nel week end adesso e qui abbiamo un testo pieno di ricette squisite che avete messo a punto con un team…
Si, in questi libri ci sono le ricette e anche una parte teorica fondamentale per comprendere.